Welfare e previdenza complementare

La possibilità di attivare una pensione integrativa può rappresentare un’agevolazione per i dipendenti

Il welfare e la previdenza complementare assumono un ruolo fondamentale nella gestione a lungo termine del benessere finanziario.

Ma in che cosa consiste la pensione integrativa? Quali sono i principali vantaggi? 

Come si può sfruttare al massimo il potenziale del welfare aziendale e della previdenza complementare per garantirsi una vecchiaia tranquilla? 

Leggi l’articolo per saperne di più! 

Il sistema previdenziale in Italia

La riforma del sistema pensionistico del 2011, meglio conosciuta come legge Fornero, ha esteso il calcolo contributivo a tutte le categorie di lavoratori. 

Oggi il calcolo della pensione si basa sul valore complessivo dei contributi versati, sull’età di pensionamento e sul PIL nazionale. Questo modello rappresenta il sistema pubblico di previdenza obbligatoria, attraverso cui lo Stato tutela il benessere dei suoi cittadini in età pensionabile.

Tuttavia, la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale italiano rimane una seria preoccupazione politica. Il crescente numero di pensionati rispetto alla popolazione in età lavorativa e l’aumento dell’aspettativa di vita mettono a dura prova le risorse disponibili per finanziare le pensioni.

La previdenza complementare permette una protezione finanziaria privata, garantendo un’integrazione della previdenza pubblica offerta dallo Stato.

Che cos’è la previdenza complementare?

Il governo ha sostenuto attivamente lo sviluppo del sistema di previdenza complementare per offrire ai lavoratori maggiore serenità per il proprio futuro pensionistico.

Welfare e previdenza complementare: vantaggi e agevolazioni fiscali

La pensione complementare può essere richiesta davvero da tutti, lavoratori dipendenti, pubblici o privati, liberi professionisti, lavoratori autonomi, ma anche disoccupati o alla ricerca di una nuova occupazione e soggetti a carico dal punto di vista fiscale.

La previdenza complementare gode di ottime agevolazioni fiscali. Le contribuzioni versate ai fondi di previdenza complementare sono deducibili fino ad un limite massimo di 5.164,57 euro, consentendo una riduzione dell’imposta sul reddito.

Tuttavia, i dipendenti possono anche decidere di convertire il premio di risultato in versamenti ai fondi di previdenza complementare, sfruttando l’esenzione totale dalle tasse prevista per il welfare.

Questo significa che l’importo del premio versato nel fondo pensione è deducibile per un limite ulteriore di 3.000 euro rispetto al tetto ordinario previsto di 5.164,57 euro all’anno.

La parte dei premi convertiti in pensione integrativa è totalmente ed eccezionalmente esentasse.

Il premio di risultato gode di un’esenzione totale anche dai contributi previdenziali dovuti all’INPS per la pensione pubblica. Questa esenzione permette sia al lavoratore che all’azienda di risparmiare l’aliquota prevista del 9,19%.

Il welfare aziendale è concepito per valorizzare i dipendenti di un’azienda, promuovendo il loro benessere personale e lavorativo. Trasformando i premi di risultato in contributi per la previdenza complementare, il benessere si estende nel tempo, contribuendo alla creazione di una pensione più consistente e sicura.Scopri subito come offrire ai tuoi dipendenti il miglior piano di welfare aziendale con il MySarma Welfare Plan!

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