Welfare aziendale in Italia nel 2022
Il Rapporto Welfare Index PMI aziendale tira le somme sull’annualità 2022

L’indagine che ha dato vita al Rapporto Welfare aziendale, è stata svolta tra marzo e giugno 2022 e ha coinvolto 6.532 aziende italiane di tutte le dimensioni e di tutti i settori produttivi.
La crescita del welfare aziendale in Italia nel 2022
La crescita di valorizzazione del welfare aziendale è evidenziata principalmente da un dato: se nel 2016 lo stesso Rapporto stimava che solo il 10,3% delle aziende italiane applicasse un livello elevato di welfare, nel 2022 il dato è salito al 24,7%.
Intanto oltre il 68% delle PMI ha raggiunto nel 2022 almeno un livello medio di welfare aziendale, a dimostrazione che gli strumenti di welfare non sono più legati solo alle grandi aziende.
Employer Branding e Welfare
Il rapporto riporta che “in questi sette anni si è affermata, tra i responsabili aziendali, la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa e dei benefici che una politica di welfare è in grado di apportare tanto alla gestione del business, contribuendo alla crescita dell’azienda e al miglioramento dei suoi risultati economici, quanto al benessere delle famiglie dei lavoratori e delle comunità con cui l’azienda interagisce. In particolar modo sono aumentate le imprese che considerano il welfare aziendale come una leva strategica, e che hanno saputo integrare gli obiettivi e le politiche sociali con gli obiettivi e le politiche di business.”.
Welfare e People engagement
Tra i punti su cui le aziende italiane sono ancora work in progress c’è, invece, il coinvolgimento dei lavoratori, che, dopo essere salito al 50% negli anni 2019-2020, nel 2022 ha subito una riduzione: il 63% delle aziende non ha coinvolto i dipendenti, mentre il 37% ha dialogato con i dipendenti attraverso indagini e incontri individuali o collettivi.
Strettamente correlato a questo dato, c’è l’evidenza che le piccole e medie imprese che si impegnano maggiormente nel welfare generano un maggiore impatto sociale, sviluppando, di conseguenza, rapporti migliori con i propri dipendenti, i fornitori, i clienti e la comunità in cui sono inserite, contribuendo alla crescita dell’occupazione di donne e giovani.
L’impatto della pandemia da Covid-19
Gli anni attraversati dalla pandemia Covid hanno evidenziato il ruolo sociale giocato dalle aziende, portando molte di queste ad interessarsi maggiormente degli aspetti extra-lavorativi delle vite dei dipendenti.
Il Rapporto 2022 Welfare aziendale riporta un’importante presa di coscienza da questo punto di vista, testimoniando che nell’89,3% dei casi l’azienda ha acquisito maggiore consapevolezza della centralità della salute e della sicurezza dei lavoratori. Inoltre il 65,9% delle imprese ha dichiarato di ritenere necessario rafforzare il proprio ruolo sociale e per il 61,1% l’azienda dovrà contribuire positivamente alla crescita sostenibile di filiera e comunità.
Uno sguardo al futuro del welfare aziendale
Guardando al futuro, il 49,2% delle imprese intervistate ha affermato che intende far evolvere le proprie iniziative di welfare, aumentando sia le attività che l’investimento economico.
L’evoluzione interessa anche gli strumenti attraverso cui veicolare le azioni di welfare aziendale. E anche qui l’indirizzo sembra chiaro: per l’erogazione dei flexible benefit solo il 20% resta fedele ai voucher e il 16,8% ai rimborsi spese, mentre il 63,1% delle aziende italiane si affida a una piattaforma online come MySarma, soluzione ormai riconosciuta come la più comoda e sicura, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.
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