Flexible benefit: cosa sono e come sono tassati

L’azienda può mettere a disposizione dei dipendenti beni e servizi

I flexible benefit sono tra le soluzioni più adottate nel campo del welfare aziendale

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e le aziende cercano costantemente modi per attirare e trattenere i migliori talenti, offrendo piani welfare sempre più personalizzati e flessibili. 

Una delle tendenze emergenti in ambito di welfare aziendale è rappresentata dai flexible benefit, un sistema che consente ai dipendenti di scegliere e personalizzare i benefit più adatti alle loro esigenze. 

In questo articolo, esploreremo cosa sono i flexible benefit e come sono tassati.

Cosa sono i flexible benefit?

I flexible benefit rappresentano una serie di beni e servizi messi a disposizione dall’azienda per i propri dipendenti.

I benefit non sono considerati una parte della retribuzione tradizionale, pertanto aiutano a ridurre il cuneo fiscale, essendo esenti da contributi e imposte sia per i dipendenti beneficiari che per le aziende che li offrono.

Alcuni esempi di flexible benefit

Tra i flexible benefit più diffusi tra le imprese italiane, ci sono diverse opzioni disponibili per i dipendenti:

buoni pasto che offrono la libertà di scelta per la pausa pranzo, consentendo ai dipendenti di decidere dove consumare il pasto o di utilizzarli per la spesa in supermercati convenzionati;

buoni acquisto, spesso erogati in occasione di festività, permettono ai dipendenti di godere di un importo variabile da spendere presso e-commerce o punti vendita convenzionati;

servizi e convenzioni per il benessere psico-fisico, che dimostrano l’interesse dell’azienda verso il dipendente come persona e non solo come lavoratore.

Come sono tassati i flexible benefit?

Quando si prende in considerazione l’implementazione di un piano di flexible benefit è essenziale comprenderne la normativa alla base e le conseguenti implicazioni fiscali.

L’Art. 51 del TUIR costituisce la principale fonte normativa, con ulteriori specifiche fornite dall’Agenzia delle Entrate tramite la Circolare n. 28/E del 15/06/2016 e la Circolare 5/E del 29/03/2018.

In linea con la normativa, le aziende devono offrire i benefit a tutti i collaboratori o a categorie omogenee di dipendenti, senza discriminazioni.

L’esenzione fiscale per i collaboratori si applica a tutti i beni e servizi di welfare, con alcune limitazioni per i fringe benefit. Per tali benefit, le soglie di esenzione annua sono fissate a 258,23 € per collaboratore (3000 € per i soli lavoratori con figli a carico per l’anno di imposta 2023), 5164 € per la previdenza complementare e 3615 € per le casse sanitarie.

Se un dipendente decide di convertire il proprio premio di risultato in contributi per la previdenza complementare o l’assistenza sanitaria integrativa, le soglie di esenzione possono essere superate fino a raggiungere un limite di 8164 € e 6615 € rispettivamente.

La corretta gestione dei benefit offre vantaggi sia ai dipendenti che all’azienda, contribuendo a creare un ambiente di lavoro soddisfacente e motivante. Scopri tutti i servizi offerti dal MySarma Welfare Plan per offrire innumerevoli benefici ai dipendenti della tua PMI!

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